Raduno del Piz Tri

10 Marzo, data insolita per lo storico raduno camuno giunto ormai al 26° appuntamento che da queste parti lo vede secondo per numero di edizioni solo al Mortirolo, primo incontrastato con le sue 32 candeline spente una settimana fa. Data insolita perché il meteo inclemente dell’inverno che volge al termine ha visto gli organizzatori obbligati a rinviare la data fissata nel calendario del winter-tour della Valle Camonica, 27 gennaio, quando le pendici della cima Piz Tri ed i versanti limitrofi erano completamente brulli e privi di neve. Esigenze di concomitanza con altri eventi del calendario comprensoriale hanno visto quindi la manifestazione svolgersi in questo giorno ormai primaverile ma…. Si, c’è un ma… perché una precipitazione mandata da chissà chi a tre giorni dall’evento ha visto il percorso innevarsi, per carità, nulla di eccezionale, ma tanto da renderlo transitabile per almeno tre quarti con gli sci.
Ore 6.30 – Si parte come sempre con il ritiro gadget e buoni pasto presso l’oratorio parrocchiale in centro al paese di Malonno, per poi salire con mezzi propri verso la frazione di Loritto da dove si prosegue verso località Fletta; percorso transitabile con qualsiasi auto, quindi accessibile in estate e inverno a chiunque.Da Fletta il percorso parte salendo lungo la strada che porta al Plas di Prà del Bis da dove, esattamente all’imbocco di questo spiazzo, si inerpica un sentiero, sempre segnalato, oltre che per il raduno anche con segnaletica CAI; attualmente c’è una variazione al percorso CAI originario a causa degli ingenti danni provocati dal vento di qualche mese fa che, abbattendo una gran quantità di alberi, ha reso il sentiero impraticabile; perciò si sale dalla vecchia strada rurale che conduce alla località Muse da dove poi, riallacciandosi al percorso originario, si continua a salire in direzione delle trincee della grande guerra in località Bronò. Da qui, dopo una doverosa visita alla trincee per rinverdire la memoria storica, si prosegue salendo attraverso la suggestiva piana delle torbiere verso i laghetti del Piz Tri, laghi alpini formatisi a poche decine di metri da una sorgente sotterranea in un paesaggio affascinante in ogni stagione. Da qui è possibile rientrare verso il ristoro di Malga Vent o sfidare la salita verso la cima Piz Tri, che con la neve si affronta un po’ più “di petto” risalendo il versante appena a sinistra della “pala”, la pista di discesa degli scialpinisti più esperti. Al culmine del primo impegnativo tratto di salita si intercetta la mulattiera che sale da malga Campo di Landò; la mulattiera in estate è il percorso più indicato quando la salita si affronta più dolcemente per godersi il panorama che si apre salendo verso la vetta.
Gli ultimi 150-200 metri di dislivello si affrontano prima con la curiosità di vedere la croce della cima e poi, una volta identificata da lontano, con la voglia di raggiungerla per godersi lo spettacolo del paesaggio sottostante; arrivati in vetta la fatica di un’ascesa di 3 ore e 1100 metri circa sembra svanire per la bellezza del panorama. Per completare il tour della memoria è inoltre possibile visitare le trincee del Piz Tri in prossimità della cima scendendo di poche decine di metri in direzione nord.
Rientro lungo lo stesso percorso con tappa al ristoro di malga Vent dove l’Unione Sportiva Malonno, organizzatrice dell’evento, mette a disposizione tè, vin brulè, bibite e sfiziosi assaggi di pane, salame e formaggio locali.
Discesa piuttosto agevole fino alle auto con le quali si raggiunge il complesso delle scuole medie nel centro abitato di Malonno per partecipare ad un succulento pranzo realizzato dai volontari dell’organizzazione.